La Suprema Corte torna sulle condizioni che legittimano il deposito controllato di rifiuti26/7/2016 Con sentenza depositata lo scorso mese di giugno, la Suprema Corte ha ribadito quali siano gli elementi formali e sostanziali in presenza dei quali il deposito di rifiuti possa intendersi "controllato o temporaneo" e, dunque, lecito.
La terza sezione della Cassazione, ripercorrendo le numerose precedenti pronunce e richiamando il dettato normativo del D.Lgs 152/06, conferma che per deposito controllato o temporaneo: "si intende ogni raggruppamento di rifiuti, effettuato prima della raccolta, nel luogo in cui sono stati prodotti, ma solo quando siano presenti precise condizioni relative alla quantità e qualità dei rifiuti, al tempo di giacenza, alla organizzazione tipologica del materiale ed al rispetto delle norme tecniche elencate nel D.Lgs 152/06". Dunque, tutte le volte in cui i rifiuti, pur raggruppati nel luogo di produzione, non rispettino le prescrizioni normative in merito a individuazione, corretto stoccaggio, criteri qualitativi o quantitativi per il conferimento, etc, non potranno essere ritenuti lecitamente depositati e, quindi, si potranno configurare le diverse fattispecie previste dal D.Lgs 152/06. (Cass. Pen. sez. III, n. 25028/2016)
0 Commenti
Lascia una risposta. |
Francesco Piccaglia De Eccherfrancescopiccaglia@avvpiccaglia.it Giurisprudenza
Gennaio 2019
Sicurezza & Ambiente |